Al via il progetto “Oristano ci sta a cuORe”.

Oristano ci sta a cuore
ORISTANO, 22 LUGLIO 2016 - Con l’entrata in funzione dei primi due presidi di soccorso dotati di defibrillatore semiautomatico e di operatori in grado di utilizzarli e di gestire le prime fasi delle emergenze da arresto cardiaco, prende il via oggi il progetto del Comune di Oristano e dell’Azienda sanitaria locale 5 “Oristano ci sta a cuORe”.

“Il progetto prevede la realizzazione di una rete diffusa per il pronto soccorso cardiaco che oggi muove i primi passi grazie anche all’intervento di un’azienda privata, il Conad Superstore di Oristano, che ha finanziato il presidio di soccorso di viale Repubblica. Il secondo totem è stato posizionato dal Comune a Torre Grande nei pressi dell’ex Hotel del Sole - spiegano il Sindaco Guido Tendas e l’Assessore alla Programmazione Giuseppina Uda -. Nel giro di qualche settimana la rete sarà costituita dai presidi di soccorso e in totale da 11 defibrillatori posizionati in punti strategici della città e delle frazioni: piazza Roma, viale Repubblica, Sacro Cuore, Torangius, in Comune nella sede di Palazzo degli Scolopi in piazza Eleonora, nelle frazioni di Donigala, Massama, Nuraxinieddu, Silì e Torre Grande ed uno in dotazione alla Polizia locale, presso il Comando di via Carmine”.

A garantire il funzionamento dei defibrillatori un gruppo di una quarantina di volontari e potenziali utilizzatori che hanno seguito un corso di formazione tenuto dalla ASL 5 e conseguito l’abilitazione al loro utilizzo.
La morte cardiaca improvvisa, detta anche arresto cardiaco, è la situazione in cui il cuore improvvisamente e senza preavviso si ferma e il sangue non viene più pompato nel resto del corpo. Nei paesi occidentali l’incidenza annua di questo fenomeno è di circa 1 caso ogni 1000 abitanti. In Italia si contano circa 50 mila decessi all’anno, in particolare tra i 45 e i 65 anni. Alcune vittime di arresto cardiaco possono essere salvate se adeguatamente e tempestivamente soccorse. Tuttavia il riconoscimento tempestivo e la pronta attivazione delle procedure di emergenza risultano vani se non è poi possibile defibrillare al più presto il paziente. Si calcola che cinque minuti dopo l’arresto cardiaco la percentuale di sopravvivenza grazie alla defibrillazione è del 50%, mentre dopo altri sei minuti è praticamente dello 0%. Il defibrillatore automatico esterno (DAE) è un apparecchio in grado di riconoscere automaticamente le alterazioni dell’attività elettrica a cui il cuore potrebbe improvvisamente andare incontro e di indicare al soccorritore se la scossa salvavita sia necessaria o meno. l DAE si differenziano dai defibrillatori manuali che presuppongono conoscenze e competenze di utilizzo e di riconoscimento dei ritmi cardiaci da parte degli operatori.

“Il progetto del Comune di Oristano in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale di Oristano e con la Centrale Operativa 118 del Sud Sardegna, risponde alla necessità di offrire servizi di primo soccorso e di emergenza qualificati alla popolazione (residenti, turisti, sportivi, operatori economici, lavoratori, pendolari, studenti), attraverso una rete di presidi e attrezzature – aggiunge l’Assessore Giuseppina Uda -. L’obiettivo è riuscire a ridurre i tempi di intervento per salvare vite umane. Il progetto prevede la realizzazione di undici punti di intervento, adeguatamente segnalati, dotati di altrettanti defibrillatori automatici. Il plauso e il ringraziamento personale, dell’amministrazione ma anche della città deve andare al CONAD e ai suoi amministratori i signori Contu e Curreli che si sono dimostrati particolarmente generosi e sensibili con questa donazione.”

Tra gli obiettivi del progetto anche la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e la diffusione nella popolazione della cultura del primo soccorso, ma anche il coinvolgimento delle associazioni sportive e degli operatori economici presenti sul territorio comunale per reperire risorse aggiuntive per aumentare il numero di presidi di soccorso a disposizione dei cittadini integrando quelle già presenti sul territorio.
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