Appropriatezza farmaceutica, Oristano la più virtuosa in Sardegna

I medici oristanesi sono i più virtuosi in Sardegna nella prescrizione dei farmaci ai pazienti: se ne è parlato all'ospedale San Martino nel convegno organizzato dalla Asl 5.

ORISTANO, 27 NOVEMBRE 2015 – I medici oristanesi sono i più virtuosi in Sardegna nella prescrizione dei farmaci ai pazienti. Con circa 131 euro di spesa farmaceutica a persona (calcolati sui primi nove mesi del 2015), la nostra provincia è quella che registra il più basso livello fra quelle sarde: se il nostro esempio fosse seguito dalle altre, ciò consentirebbe al servizio sanitario regionale di risparmiare circa 38 milioni di euro all'anno.

Di quale sia la situazione in Sardegna e in particolare nella nostra provincia e di quali azioni adottare per contrarre la spesa farmaceutica si è parlato nell'affollato convegno che si è tenuto questa mattina all'ospedale “San Martino” di Oristano, in cui sono stati presentati i dati della Marno, società che cura la rilevazione e l'analisi dei consumi farmaceutici della nostra regione. In platea medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti, farmacisti e prescrittori, «categorie professionali a cui si deve un riconoscimento – ha esordito il Commissario Straordinario della Asl 5 Maria Giovanna Porcu nell'introdurre il convegno – perchè è in primo luogo grazie al gioco di squadra fra loro e la Direzione Generale Asl che siamo riusciti a ridurre la spesa farmaceutica, raggiungendo questo importante primato sardo». Un risultato conseguito mettendo in campo diverse azioni, tra cui l'introduzione del ciclo della performance, che assegna obiettivi a tutte le strutture e ai professionisti (la maggiore appropriatezza farmaceutica era tra gli obiettivi) e la realizzazione del magazzino farmaceutico unico all'interno della Asl: una scelta che ha permesso di razionalizzare le spese. «Tuttavia – ha sottolineato il Commissario – se vogliamo salvare il nostro servizio sanitario, se vogliamo tenere saldi i principi di universalità ed equità delle cure, occorre uno sforzo ulteriore che vada nel senso dell'appropriatezza prescrittiva».

«La spesa farmaceutica - ha spiegato il dottor Mario Volpato, esperto della Marno – rappresenta la maggiore criticità del servizio sanitario in Sardegna, dove quasi la metà del disavanzo sanitario, che di è circa 400 milioni annui, è da addebitare proprio al costo dei farmaci, che secondo le proiezioni nel 2015 dovrebbe toccare i 185 milioni di euro». A far lievitare i costi sono fattori come la bassa incidenza della scontistica e la bassa propensione all'uso dei farmaci generici, poi fattori socio-economici e culturali che possono favorire un ampio utilizzo dei farmaci. «Ma – ha spiegato Volpato – se questi fattori hanno un'incidenza, il vero elemento determinante sono i comportamenti prescrittivi dei medici». Sono loro il vero ago della bilancia, che possono fare la differenza con politiche di appropriatezza nelle prescrizioni farmaceutiche. Il monitoraggio della Marno rileva alcuni casi di eccessi nelle prescrizioni di farmaci difficilmente giustificabili e riconducibili allo stato di salute dei pazienti. Un caso per tutti è quello della vitamina D, la cui prescrizione in un anno in Sardegna ha subito un'impennata del 46 per cento. Ma sotto la lente d'ingrandimento degli analisti sono finite alcune categorie di farmaci, come i sartani (farmaci utilizzati nella terapia dell'ipertensione arteriosa), i gastroprotettori e alcuni antidiabetici: a parlarne, nel corso del convegno sono stati rispettivamente il cardiologo Francesco Dettori, la gastroentorologa Maria Laura Canfora e il direttore del Servizio di Diabetologia Francesco Mastinu.

In provincia di Oristano i farmaci che pesano di più sulla bilancia sanitaria sono le statine (farmaci per il controllo del colesterolo), gli antiacidi, gli antireumatici e gli antipertensivi. Per ciò che riguarda le statine, la nostra è la Asl più virtuosa in Sardegna (vengono prescritti al 9 per cento della popolazione, contro l'11 per cento della media sarda), ma ad incidere è il costo unitario della dose, più alto rispetto alla media italiana. Dall'analisi della Marno è emerso anche che appena l'11 della popolazione oristanese consuma da sola il 54 della spesa farmaceutica: si tratta di pazienti cosiddetti “politrattati”, che ricevono più trattamenti terapeutici in contemporanea. Indice poi puntato sulle prescrizioni autonome e quelle indotte, indicazioni che i medici di famiglia ricevono da specialisti o dopo le dimissioni ospedaliere: a parlarne è stato il pediatra di libera scelta Franco Dessì.

Ma uno spunto interessante al convegno è arrivato anche dall'illustrazione delle nuove tecnologie digitali che potrebbero permettere al medico prescrittore di tenere sotto controllo il proprio volume e la tipologia prescrittiva grazie a una semplice app: un sistema che permetterebbe di monitorare la situazione in tempo reale dal proprio smartphone, evitando quegli eccessi prescrittivi che, proiettati su migliaia di pazienti, contribuiscono ad appesantire i conti della sanità.
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