Oristano, la Caritas dona alla Pediatria i sensori per i bambini diabetici

sensori
ORISTANO, 16 GIUGNO 2021 – Una donazione di 155 sensori di ultima generazione per il controllo glicemico dei bambini con diabete di tipo 1, che potranno così monitorare in maniera costante il proprio stato di salute ed avere una qualità della vita migliore. Protagonista del gesto di solidarietà è la Caritas diocesana di Oristano, che ha voluto sostenere i piccoli affetti dalla patologia e le loro famiglie nella dotazione di questi preziosi strumenti.

I sensori di ultima generazione, inseriti sottocute, sono fondamentali per i bambini con diabete di tipo 1 che effettuano la terapia multi-iniettiva, che si sottopongono cioè a 6 o 7 iniezioni di insulina al giorno. I presìdi, estremamente evoluti e sofisticati, monitorano l’andamento glicemico h 24 e hanno la capacità di segnalare in anticipo di quanto la glicemia sta salendo (iperglicemia) o scendendo (ipoglicemia), permettendo così di intervenire prima che si arrivi a una situazione di pericolo. Questi strumenti possono essere tenuti sotto controllo anche a distanza, attraverso una applicazione che un genitore, ad esempio, può consultare dal proprio smartphone mentre il proprio figlio è a scuola. Il loro utilizzo è tanto più importante per i bambini che, diversamente dagli adulti, hanno una maggiore instabilità glicemica.

In Provincia di Oristano sono circa 130 pazienti affetti da diabete mellito di tipo 1. Quest’anno 15 pazienti hanno necessitato della prescrizione di questo tipo di sensore per l’intensa variabilità glicemica riscontrata e, grazie alla donazione della Caritas, sarà possibile integrare le quantità già erogate dal servizio sanitario, venendo così incontro alle famiglie che spesso incontrano difficoltà economiche nell’acquisto dei presìdi.

La consegna della fornitura – 31 confezioni da 5 sensori ciascuna – è avvenuta questa mattina nel reparto di Pediatria, alla presenza dell’arcivescovo di Oristano Roberto Carboni, della direttrice Caritas Giovanna Lai, del Commissario Assl Oristano Antonio Cossu, della responsabile dell’Unità operativa di Pediatria dell’ospedale “San Martino” Enrica Paderi, delle diabetologhe pediatre Luisa Mereu e Maria Marcella Orrù e dei rappresentanti dell’Aniad (Associazione nazionale italiana atleti diabetici) Marcello Grussu e Anna Firinu.

«Siamo intervenuti a seguito delle richieste di alcune famiglie con bambini con diabete di tipo1 che si sono rivolte alla nostra associazione, chiedendoci un contributo per acquistare i sensori – ha spiegato la direttrice Caritas Giovanna Lai – Da qui, grazie alla disponibilità dell’arcivescovo e alla collaborazione dell’Aniad, è nata questa iniziativa».

«Con piacere abbiamo appoggiato questa richiesta, che è stata possibile grazie alle donazioni pervenute attraverso l’8 per mille e che andrà a rispondere alle necessità dei piccoli diabetici» ha dichiarato l’arcivescovo di Oristano.

«Ringraziamo la Diocesi di Oristano, e in particolare la Caritas, per questo “regalo”, che permetterà a bambini con diabete di migliorare la qualità della propria vita – ha detto il Commissario Antonio Cossu – Noi, con i nostri eccellenti professionisti, continueremo a essere al loro fianco e a sostenere i bambini e le loro famiglie nella cura della malattia». Un grazie è arrivato anche dalla responsabile della Pediatria Enrica Paderi e da tutto il personale del reparto, che fin da subito potrà mettere a disposizione dei più piccoli i nuovi presìdi in maniera gratuita, ad integrazione di quelli già erogati dal servizio sanitario.

«La Sardegna conta un’altissima incidenza di persone con diabete, che addirittura sembrerebbe superare di recente il primato della Finlandia – ha aggiunto Marcello Grussu, dell’Aniad – per questo è particolarmente sentito il problema. Una nota positiva è relativa alla ricostituzione a livello regionale della Consulta della Diabetologia, che mette intorno a un unico tavolo tutti gli attori coinvolti nella gestione della malattia, in cui si definiscono le linee di indirizzo per la cura del diabete, che potrà recepire anche le istanze provenienti dalle famiglie».
Condividi su: