Hospice, donato un van attrezzato per le cure domiciliari

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Oristano, 27 febbraio 2021 – Le cure Van da te: è questo il nome con cui è stato battezzato il progetto promosso dall'associazione “Komunque Donne odv”, attiva nel sostegno delle donne con tumore al seno, e sposato dalla Polizia di Stato - Questura di Oristano per l'acquisto di un mezzo attrezzato che permetterà all'equipe multidisciplinare dell'hospice di Oristano di spostarsi più agilmente sul territorio per assicurare le cure domiciliari ai pazienti che ne abbiano bisogno.

Questa mattina, nel piazzale antistante l'hospice, è avvenuta la simbolica consegna delle chiavi fra i promotori dell'iniziativa, rappresentati dalla presidente di “Komunque Donne odv” Maria Delogu e il Questore Giusy Stellino, e i vertici della Assl di Oristano, con il commissario Antonio Cossu e il team dell'hospice, a cui il mezzo sarà donato.

L'auto - un minivan Ford S-Max da sette posti dotato di un frigo per il trasporto dei farmaci - è stata acquistata grazie alla raccolta fondi attivata alcuni mesi fa: tanti i cittadini, le aziende e le associazioni che hanno risposto all'appello, permettendo di tagliare il traguardo in un arco di tempo inferiore a quello inizialmente previsto. Forte è stato il contributo delle famiglie di alcune socie di “Komunque donne odv” e di pazienti dell'hospice o in cura domiciliare oggi scomparsi, ma la gara di solidarietà ha risvegliato anche il mondo delle imprese e dell'associazionismo. Importante ricordare l'apporto dei Motoclub Ichnos Bikers, degli aderenti alla manifestazione “Certe luci non puoi spegnerle”, del vivaio Garden Casula che ha promosso nel periodo natalizio “Una stella per donare”, della Scuola del Popolo e dello stesso concessionario da cui è stato acquistato il mezzo che, oltre che praticare un forte sconto sull'auto, ha donato il frigorifero per il trasporto sicuro dei farmaci a bordo del van.

Soprattutto, una decisiva accelerata alla raccolta fondi è arrivata quando il Questore di Oristano Giusy Stellino, dimostrando una eccezionale sensibilità per le tematiche sociali e sanitarie, ha scelto di aderire all'iniziativa e di farsene promotrice a sua volta, coinvolgendo il presidente della Dinamo Sassari Stefano Sardara e la Fondazione Dinamo Sassari che, contribuendo in maniera sostanziosa all'acquisto del mezzo, ha dimostrato di essere un campione non solo nel campo da gioco.

«La nostra associazione, che collabora con i professionisti dell'hospice fin dalla sua nascita – ha affermato Maria Delogu, presidente di Komunque Donne odv – ha lanciato questa iniziativa per dare la possibilità ai pazienti di vivere una fase tanto delicata della propria vita accanto ai propri parenti. La disponibilità di un'auto attrezzata significa che saranno i medici, gli infermieri, gli psicologi, a raggiungere loro a casa, e lo faranno più agevolmente, grazie all'ausilio del van».

«Ci siamo fatti promotori di questo progetto - ha detto il Questore Giusy Stellino – in memoria di due colleghe, che sono state accolte nell'hospice di Oristano, dove tutti noi abbiamo avuto modo di apprezzare l'umanità, oltre che la professionalità, del personale. Dalla dolorosa perdita delle colleghe è nata la volontà di attivarci per questa struttura: ci siamo messi in moto, anche grazie al nostro assistente capo coordinatore Marcello Lochi, che ha fatto da collante dell'iniziativa, e abbiamo coinvolto il presidente della Dinamo Sassari Stefano Sardara, da sempre molto impegnato nel sociale, che ha accolto con entusiasmo la nostra richiesta».

«Ringraziamo l'associazione Komunque Donne odv, la Questura di Oristano, la Fondazione Dinamo e tutti i soggetti, privati, associazioni, enti, aziende, che ci hanno messo a disposizione questo nuovo mezzo – ha dichiarato il Commissario Straordinario della Assl Antonio Cossu – Un risultato, questo, che ci permetterà di erogare le cure sul territorio in maniera più rapida, capillare ed efficiente».

I medici dell'hospice, Giuseppe Obinu, responsabile del team, e Filomena Panzone, hanno voluto ricordare «in modo particolare le famiglie di pazienti seguiti nella nostra struttura e a domicilio le quali, contribuendo alla raccolta fondi, hanno trasformato in un dono il loro dolore», mentre il direttore del Servizio di Oncologia dell'ospedale San Martino, Tito Sedda, e la responsabile del Punto Unico d'Accesso Maria Cellina Cadoni, hanno sottolineato l'importanza della sinergia fra mondo dell'associazionismo, enti e istituzioni per migliorare la qualità dei servizi sanitari.
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