Due nuove Usca operative da domani e Oristano e Ghilarza

delogu ghilarza

ORISTANO, 3 DICEMBRE 2020 – Saranno operative da domani, venerdì 4 dicembre, due nuove Usca (Unità speciali di continuità assistenziale), rispettivamente a Oristano e Ghilarza, che si aggiungeranno a quella di Terralba, già attiva dallo scorso maggio in tutto il territorio provinciale come servizio interdistrettuale.

All’Usca di Oristano, che avrà sede in via Michele Pira, sono stati assegnati sette medici – già in forze all’Usca interdistrettuale dall’inizio del mese di novembre – mentre quella di Ghilarza, che farà base all’ospedale Delogu di Ghilarza, potrà disporre di quattro medici.

In tutto, i tre team potranno contare ora su 17 medici (6 sono quelli operativi a Terralba) che si sposteranno in maniera sull’intero territorio provinciale per seguire i pazienti affetti da Covid che non necessitano di ricovero ospedaliero, che sono stati dimessi dalle strutture ospedaliere, che si trovano nel Covid hotel o nelle residenze socio-assistenziali. Le tre squadre saranno operative tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 8 alle 20.

«Con il rafforzamento del personale Usca e la sua dislocazione in ciascuno dei tre distretti sanitari compiamo un importante passo in avanti nella gestione dell’emergenza Covid – ha affermato la direttrice Assl Oristano Maria Valentina Marras – non solo perché garantiamo una migliore è più capillare presa in carico dei pazienti, ma anche perché, attraverso il monitoraggio a domicilio, possiamo riuscire a svolgere una funzione di filtro, prevenendo l’ospedalizzazione e alleggerendo la pressione sugli ospedali».

L’Usca – una sorta di “unità volante” che lavora a domicilio o tramite contatto telefonico – viene attivata non dal paziente, ma dal medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta, guardia medica o dal Servizio di Igiene e sanità pubblica, ed ha il compito di garantire la presa in carico e il monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti affetti da Covid-19 in isolamento domiciliare. L'assistenza può avvenire a distanza, attraverso una costante sorveglianza sanitaria telefonica o direttamente a casa del soggetto positivo.

Dall’inizio dell’emergenza ad oggi, l’Usca interdistrettuale ha compiuto un lavoro imponente, monitorando oltre mille pazienti in tutta la provincia. Attualmente sono più di un centinaio le persone seguite dall’Unità speciale, includendo in questa cifra anche “i grandi numeri”, ovvero gli ospiti del Covid Hotel, delle strutture socio-assistenziali e delle residenze per anziani, dove più pazienti vengono conteggiati come un unico intervento. Il numero delle telefonate effettuate quotidianamente va dalle 150 alle 200 chiamate (sia in entrata che in uscita), mentre le visite a domicilio possono arrivare fino a 14 al giorno. Un compito, quello degli interventi domiciliari, che verrà reso più semplice con l’attivazione delle due nuove Usca.
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