Indicazioni per le scuole

Il rapporto dell'Istituto superiore di sanità “Covid-19 – n.58/2020 fornisce indicazioni operative per la gestione dei sospetti casi Covid nelle scuole:

Se l’alunno ha la febbre oltre i 37,5 o sintomi compatibili con il Covid, in ambito scolastico, l’operatore scolastico che viene a conoscenza dell’alunno sintomatico deve avvisare il referente scolastico per il Covid-19, il quale chiamerà i genitori o i tutori legali dell’allievo. L’alunno andrà ospitato in una stanza dedicata isolata e assistito con le opportune precauzioni, fino all’arrivo dei genitori, che dovranno portarlo a casa e contattare il pediatra o il medico per la valutazione clinica del caso. Il medico, se sospetta si tratti di Coronavirus, dovrà richiedere al Servizio di Igiene e sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione il test diagnostico. Se il test risulterà positivo, verranno rintracciati i contatti e sanificati gli spazi scolastici frequentati dall’alunno. Per il rientro a scuola, bisognerà aspettare l’assenza di sintomi e i due tamponi negativi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Le persone che sono state a contatto con il positivo nelle 48 ore precedenti l’insorgenza dei sintomi saranno messi in quarantena per 14 giorni. Se invece il tampone sarà negativo, l’alunno resterà a casa fino alla guarigione e alla conferma negativa del secondo tampone.

Se la febbre oltre i 37,5 o i sintomi compatibili con il Covid-19 vengono riscontrati a casa, l’alunno dovrà restarci ed i genitori dovranno informare il pediatra o medico di famiglia e comunicare alla scuola l’assenza per motivi di salute. Il medico, in caso di sospetto Covid, dovrà mettersi in contatto con il Servizio di Igiene e sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione e richiedere il test diagnostico. A seguito degli esiti del tampone, si procederà come nel caso precedente.

Analoghe procedure sono previste per gli operatori scolastici con febbre superiore a 37,5 o sintomi riconducibili al Covid-19, che dovranno o tornare a casa, se si trovano a scuola, o restare nel proprio domicilio, comunicare l’assenza al personale scolastico e contattare il proprio medico di famiglia, che avvierà l’iter diagnostico.

Se un alunno o un operatore scolastico è un convivente di un caso positivo, dovrà rispettare la quarantena di 14 giorni, mentre i suoi contatti stretti – come i compagni di classe – non dovranno andare in quarantena, a meno che non venga accertata la positività anche del convivente. Allo stesso modo, un alunno o operatore scolastico entrati in contratto con una persona che a sua volta è stata a contatto con un soggetto positivo non dovranno prendere nessuna precauzione, a meno che il contatto non risulti poi positivo.

La valutazione di prescrivere la quarantena sarà effettuata dal Servizio di Igiene e sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione, così come la chiusura della scuola, che – secondo il rapporto Iss – non dovrebbe essere determinata da un singolo caso, ma da un numero più elevato e dalla presenza di eventuali cluster e un’alta circolazione virale.

Oltre al personale scolastico, un ruolo determinante nella prevenzione del contagio è svolto dalle famiglie, che sono chiamate in primo luogo a misurare la temperatura corporea del bambino a casa, prima dell’ingresso a scuola, e se questa è superiore a 37,5 gradi, a informare il pediatra o medico di famiglia che, in caso di sospetto Covid, attiverà il Servizio di Igiene e sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione per la richiesta del tampone naso-faringeo.

Come previsto dal rapporto Iss, sono stati individuati in ciascuna Assl dei referenti per l’ambito scolastico presso il Servizio di Igiene e sanità pubblica del Dipartimento di Prevenzione i cui nominativi e recapiti sono stati comunicati, tramite la Direzione generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Sardegna, a tutte le scuole sarde. I referenti Assl si dovranno interfacciare con i referenti scolastici Covid di ciascun istituto ogni volta che ce ne fosse necessità. Tutti gli altri operatori scolastici non dovranno invece contattare la Assl per comunicazioni relative al Covid ma fare riferimento al proprio referente scolastico Covid.

Consulta il rapporto ISS Covid-19 – n.58/2020