Partita la campagna di vaccinazione antinfluenzale

Influenza
Distribuite 308.580 dosi alle otto Assl sarde, 34.700 quelle destinate all’Area socio-sanitaria di Oristano, per prevenire l'influenza.

ORISTANO, 19 NOVEMBRE 2019 – Ha preso il via la campagna di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2019-2020, il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e ridurne le complicanze. L’Ats Sardegna ha messo in campo tutte le iniziative per fronteggiare efficacemente l’epidemia influenzale, attraverso la distribuzione di 308.580 dosi alle otto Assl sarde - 34.700 quelle destinate all’Area socio-sanitaria di Oristano - ed il lancio della campagna di comunicazione “Iomivaccino”, mirata a rinforzare il messaggio della prevenzione.

È possibile vaccinarsi in tutti gli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta della provincia, nei giorni e orari d’apertura stabiliti per ciascuno (consultabili sul sito www.asloristano.it > trova il medico e il pediatra).

Negli ambulatori di Igiene e Sanità pubblica della Assl Oristano vengono invece vaccinati i dipendenti Assl, i bambini a rischio ed i loro familiari. A Oristano il Servizio di Igiene e sanità pubblica è aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 12, e non è necessario prenotare preventivamente.

Categorie a rischio

Il vaccino antinfluenzale è indicato per tutte le persone che desiderino evitare la malattia influenzale e non abbiano specifiche controindicazioni. Tuttavia, la vaccinazione viene offerta gratuitamente alle persone che, per le loro condizioni di salute, corrono un maggior rischio di andare incontro a complicanze nel caso contraggano l'influenza. Nello specifico, le categorie di soggetti a cui il vaccino è raccomandato ed offerto gratuitamente sono:
- soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
- bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da malattie che aumentano il rischio di complicanze da influenza;
- bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
- donne che all’inizio della stagione epidemica siano in gravidanza;
- individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
- medici e personale sanitario di assistenza;
- familiari e persone a contatto con soggetti ad alto rischio di complicanze;
- addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo;
- personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (come allevatori, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari)
- donatori di sangue

Chi non rientra nelle categorie indicate ma che decida di vaccinarsi, può acquistare il vaccino presso le farmacie.

Il periodo migliore per vaccinarsi è quello di novembre e dicembre, ma il vaccino sarà disponibile sino al mese di marzo.


Campagna di comunicazione #IOMIVACCINO

Parallelamente all’avvio delle vaccinazioni, Ats ha lanciato la campagna di comunicazione Iomivaccino. “Vaccinarsi significa proteggere noi stessi e chi ci circonda”: questo il messaggio veicolato attraverso uno spot televisivo e radiofonico trasmesso nelle principali emittenti regionali, e il materiale informativo disponibile nei Dipartimenti di Prevenzione, ospedali, poliambulatori, ambulatori e strutture aziendali. La campagna, che ha avuto il supporto di tutte le aziende sanitarie regionali e delle associazioni dei pazienti e dei pensionati, rientra all’interno di un più ampio progetto nato con lo scopo di promuovere l’importanza del calendario vaccinale. Chi fosse interessato ad approfondire il tema può consultare il sito www.vaccinarsinsardegna.org.


Che cos’è l’influenza

L’influenza è una malattia provocata da virus che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni). È molto contagiosa, perché si trasmette facilmente attraverso goccioline di muco e di saliva. I sintomi che la caratterizzano possono essere molto variabili, dal semplice raffreddore al mal di testa, dall’infiammazione della gola alla bronchite, ai dolori osteo-articolari. Nei bambini è più frequente il vomito e la diarrea, mentre negli anziani la malattia provoca debolezza e stato confusionale.

L’influenza costituisce un importante problema di Sanità Pubblica a causa della contagiosità e variabilità dei virus influenzali, dell’esistenza di serbatoi animali e delle possibili gravi complicanze. Frequente motivo di consultazione medica e di ricovero ospedaliero e principale causa di assenza dal lavoro e da scuola, l’influenza è ancora oggi la terza causa di morte in Italia per patologia infettiva ed ogni anno secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), causa 40.000 decessi prematuri in Europa. Il 90% dei decessi si verifica in persone di età superiore ai 65 anni, soprattutto se affetti da altre patologie.
Oltre a quelli sanitari, sono elevati anche i costi sociali dell’influenza, che colpisce, in forma più o meno severa, tra il 10 e il 20% della popolazione generale: a causa del virus stagionale, in un ristretto intervallo temporale una cospicua parte della popolazione necessita di assistenza e farmaci, si assenta dal posto di lavoro o dalla scuola e non può svolgere normalmente le proprie mansioni.


Prevenzione

Per proteggere sé e gli altri dall’influenza, è possibile adottare dei semplici accorgimenti:
- Lavare accuratamente e frequentemente le mani (in assenza di acqua, usare gel alcolici)
- Coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce
- Usare preferibilmente fazzoletti di carta e gettarli in un contenitore di rifiuti immediatamente dopo l’uso
- Non restare a contatto stretto con persone affette da malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale
- Far usare mascherine alle persone con sintomi influenzali, quando si trovano in ospedale.
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