Precisazioni articolo “Sale operatorie in emergenza”

Ospedale San Martino Oristano
ORISTANO, 30 LUGLIO 2019 - In merito all’articolo “Sale operatorie in emergenza” pubblicato oggi dal quotidiano Unione Sarda, sono doverose alcune precisazioni.

Relativamente alla riduzione degli interventi di chirurgia programmata per il periodo estivo, ciò non rappresenta un’eccezione, ma la regola seguita dalle strutture ospedaliere italiane, che d’estate limitano fisiologicamente l’attività chirurgica alle urgenze al fine di garantire al personale il dovuto periodo di ferie, obbligo al cui rispetto si è tenuti per contratto di lavoro.
Non si tratta quindi di una scelta emergenziale operata al San Martino, ma di una normale programmazione degli interventi dilazionabili nel tempo – come sempre avviene nel periodo estivo in tutta Italia – senza che ciò comporti un rischio per i pazienti.

Va precisato poi che nell’Unità operativa di Medicina non sono previsti 18 medici, ma 11, come indicano le norme regionali sull’accreditamento (si arriva a 18 solo comprendendo il personale di Oncologia e Oncoematologia) e che al San Martino ne sono presenti invece 14 per questioni logistiche e per la tipologia di pazienti presi in carico. Inoltre in Medicina i posti letto non dovrebbero essere 40 – come scritto nell’articolo - ma 60, come effettivamente sono.

Infine si chiarisce che il servizio di guardia attiva notturna nelle Unità operative di Ortopedia e Nefrologia non è presente da decine d’anni e che per tali specialità la reperibilità è sufficiente a garantire un’appropriata presa in carico del paziente in caso di necessità.

Si ribadisce che esistono indubbiamente delle importanti carenze di personale, ma la Direzione e il personale dell’Assl di Oristano stanno facendo tutto il possibile per garantire il funzionamento dei servizi attraverso gli strumenti a disposizione, seppur nel quadro di una generale difficoltà a reperire gli specialisti necessari. Dispiace constatare che in un momento di oggettiva criticità, vengano diffuse informazioni errate e fuorvianti, che hanno come unico effetto quello di creare un clima di sfiducia nei confronti del servizio sanitario pubblico e, soprattutto, dei suoi operatori che, con grande impegno, abnegazione e fatica stanno lavorando, in particolare in questo momento, per proteggere la salute e garantire un sistema sanitario di qualità a tutti i cittadini.
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