Perché lo screening?

Perché aderire allo screening?
Per diagnosticare precocemente una malattia, prima della comparsa di sintomi, e per avviare tempestivamente il trattamento terapeutico. Un trattamento precoce, infatti, ha dei vantaggi rispetto a un trattamento tardivo, in termini di guarigione e di sopravvivenza alla malattia.

A cosa serve fare lo screening?
Il test di screening seleziona, all’interno della popolazione bersaglio, donne senza sintomi, apparentemente sane che possono avere una malattia, rispetto a quelle che sono veramente sane.

Perché sono soggetti a screening solo donne e uomini in determinate fasce d’età?
Pap-test
Numerosi studi hanno dimostrato che l’esecuzione di un pap-test tra i 25 e i 64 anni è efficace per individuare una lesione destinata a diventare un tumore infiltrante del collo dell’utero, cioè che può interessare anche i tessuti sottostanti.
Le lesioni nelle giovani sono molto rare e regrediscono prevalentemente in modo spontaneo. Una donna dopo i 64 anni, che ha eseguito periodicamente il pap-test, ha un rischio minore di tumore infiltrante. Se invece non lo ha mai eseguito, pur non rientrando per età nei protocolli di screening, anche dopo i 64 anni dovrebbe effettuare il test almeno una volta.

Mammografia
Numerosi studi hanno dimostrato che la mammografia è utile nel ridurre la mortalità per tumore della mammella nelle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni, periodo considerato a maggior rischio.

Sangue occulto nelle feci
È scientificamente provato che fare la ricerca del sangue occulto fecale ogni due anni dopo i 50 anni può salvare molte vite: si possono trovare tumori allo stadio iniziale, e quindi più facilmente guaribili, o togliere dei piccoli polipi prima che diventino tumori.

Ho ricevuto a casa la vostra lettera: devo fare questo esame? E’ obbligatorio?
Non è obbligatorio sottoporsi all'esame, tuttavia è consigliabile farlo perché l’esperienza scientifica dimostra che è un esame molto efficace.

Perché si fa lo screening di questi tumori?
Pap-test
Il tumore del collo dell’utero è un importante problema per la salute delle donne. Tramite il pap-test è possibile identificare precocemente le lesioni che precedono il tumore e curarle ambulatoriamente.
I programmi di screening già realizzati hanno diminuito il numero di nuovi casi e la mortalità per questo tipo di tumore. A conferma di ciò, laddove questo test non è utilizzato, tali valori sono più alti.

Mammografia
Il tumore della mammella è una malattia piuttosto frequente nelle donne residenti nei paesi occidentali industrializzati, ed è la prima causa di morte per tumore nelle donne. Allo stato attuale l’insorgenza di un tumore alla mammella si può scoprire molto precocemente, e la guarigione può essere ottenuta anche senza asportare completamente la mammella.
La fascia di età a maggior rischio è dai 50 ai 69 anni.
I programmi di screening mammografico organizzati dalle Aziende sanitarie sono rivolti attualmente alle donne di questa fascia.

Sangue occulto nelle feci
Gli screening sono interventi sanitari su persone sane e per questo si basano su principi diversi rispetto alla medicina dei malati. Sono basati su dimostrazioni di efficacia e privilegiano la copertura della popolazione. Poiché una diagnosi precoce è seguita più frequentemente dalla guarigione sia i professionisti che i “laici” tendono a ritenere che fare uno screening sia sempre vantaggioso.

Quali sono i fattori che predispongono a questi tipi di tumore?
Pap-test
I fattori correlati direttamente o indirettamente al rischio di uno sviluppo del tumore del collo dell’utero sono:
- inizio precoce dell’attività sessuale;
- numerosi partner sessuali;
- prima gravidanza in giovane età;
- elevato numero di parti;
- infezioni virali (alcuni tipi di HPV);
- immunodepressione (es. trapianti di organi, dialisi, chemio o radioterapia, infezioni da HIV);
- fumo di sigaretta.

Mammografia
I fattori correlati direttamente o indirettamente al rischio di uno sviluppo del tumore della mammella sono:
- non aver avuto figli;
- prima gravidanza in età tardiva;
- prima mestruazione precoce;
- menopausa tardiva;
- avere più di 50 anni;
- aver già avuto un carcinoma della mammella.
- l’avere familiari (madri o sorelle) che hanno avuto un tumore della mammella.

Sangue occulto nelle feci
Molte sono le cause che concorrono a determinare la malattia: tra esse ne sono state individuate alcune legate alla dieta e all'alimentazione, altre genetiche e altre di tipo non ereditario.

Che cosa viene evidenziato con l’esame?
Pap-test
Si possono evidenziare lesioni pre-tumorali e/o tumorali del collo dell’utero soprattutto dell’esocervice, anche molto piccole, che possono essere presenti in assenza di sintomi. Di solito sono curabili con interventi ambulatoriali.

Mammografia
Si possono evidenziare noduli della mammella anche molto piccole, spesso non palpabili, su cui intervenire precocemente.

Sangue occulto nelle feci
Il SOF (Sangue Occulto nelle Feci) ha un’ottima capacità di selezionare le lesione adenomatose avanzate, che hanno una maggiore tendenza al sanguinamento. E’ cioè un esame molto specifico. E’ anche vantaggioso che “veda” meno gli adenomi innocenti, la cui frequenza è molto più elevata ma la cui diagnosi può costituire una inutile medicalizzazione.
La sensibilità del test per gli adenomi è ancora più bassa, ma occorre considerare che nello screening organizzato il test va ripetuto ogni 2 anni, offrendo così ripetute occasioni di diagnosi nel lento percorso di crescita degli adenomi ad alto rischio.

Nel caso in cui il test precedente sia risultato negativo, è comunque indispensabile ripeterlo?
Pap-test
Si, è un esame che va ripetuto periodicamente anche se il precedente esito è risultato normale, in quanto è possibile ammalarsi successivamente.

Mammografia
Si, è un esame che va ripetuto periodicamente anche se il precedente esito è risultato normale, in quanto è possibile ammalarsi successivamente.

Sangue occulto nelle feci
Si, è un esame che va ripetuto periodicamente anche se il precedente esito è risultato normale, in quanto è possibile ammalarsi successivamente.

L’esame va ripetuto anche se non è presente alcun sintomo?
Pap-test
Sì, è necessario ripetere l’esame perché nelle sue fasi iniziali il tumore del collo dell’utero di solito non dà alcun sintomo.
È possibile in tal modo fare una diagnosi precoce. Quando i sintomi sono tali da indurre la donna a consultare il medico, la malattia può essere ormai in una fase avanzata.

Mammografia
Sì, è necessario ripetere l’esame.
La mammografia si fa anche in assenza di sintomi proprio per trovare eventuali noduli molto piccoli, non palpabili.

Sangue occulto nelle feci
I tumori colorettali possono, in alcuni casi, manifestarsi successivamente ad un esame negativo. Per questo è fondamentale ripetere il test per la ricerca del sangue occulto ogni due anni.

È possibile l’insorgenza di un tumore dopo un esame negativo?
Pap-test
Sì, è raro, ma è possibile che un tumore al collo dell’utero insorga dopo un pap-test risultato normale e prima dell’esame successivo (lesione, tumore o cancro di intervallo). È utile, quindi, fare attenzione alla eventuale comparsa di sintomi e segnalarli al medico curante.

Mammografia
Sì, è raro, ma è possibile che un tumore alla mammella insorga dopo una mammografia risultata normale e prima dell’esame successivo (lesione, tumore o cancro di intervallo). Per questo si suggerisce l’autopalpazione nel periodo che intercorre fra gli esami.

Sangue occulto nelle feci
Sì l’esame del sangue occulto è molto affidabile perché è capace di trovare anche le più piccole tracce di sangue. Come ogni esame però, presenta dei limiti. Inoltre può capitare che un polipo o anche una lesione tumorale ci siano ma non sanguinino il giorno dell’esame.
Per questo è importante ripetere lo screening ogni due anni e non sottovalutare eventuali disturbi che possono manifestarsi anche dopo un esame di screening normale (dolori, stitichezza o diarrea persistenti, presenza di sangue nelle feci).