Zanzare, come prevenirne la proliferazione e proteggersi dalle punture

Le raccomandazioni ai cittadini per evitare di essere punti dalle zanzare, veicolo di malattie potenzialmente anche gravi, e contribuire al monitoraggio della circolazione virale.

ORISTANO, 12 GIUGNO 2019 – Con l’approssimarsi della stagione estiva, torna a presentarsi il rischio di essere punti dalle zanzare, la cui proliferazione è legata a condizioni climatiche calde e umide e che possono non solo essere causa di fastidiosi pruriti, ma trasmettere virus come Febbre del Nilo occidentale - già registrato in Sardegna negli scorsi anni - Chikungunya, Dengue e Zika, responsabili di malattie con esiti anche gravi.

Per non farsi cogliere impreparati ed evitare di “allevare” questi insetti all’interno e nelle pertinenze della propria abitazione, occorre adottare alcune semplici precauzioni, come ricorda il direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Area Centrale Ats Sardegna Giuseppe Fadda.

La prevenzione. Le zanzare depongono le uova nell’acqua stagnante, quindi la prima regola fondamentale per prevenirne la proliferazione – considerando che ogni femmina arriva a deporre 500 uova – è evitare i ristagni d’acqua. È consigliabile perciò bonificare le proprie abitazioni e le aree circostanti, come giardini, orti, verande e balconi, svuotando regolarmente sottovasi, secchi, barili e altri contenitori d’acqua, habitat ideale per le larve.

Andrà garantito anche un regolare ricambio delle ciotole d’acqua per gli animali e delle piscine per bambini, che dovranno essere svuotate quando non vengono usate. Le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana andranno coperti con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese. I tombini e i pozzetti di scolo delle acque piovane dovranno essere protetti con reti zanzariere o trattati, ogni 15 giorni circa, con prodotti larvicidi, reperibili presso le farmacie. Attenzione anche alle grondaie – occorrerà verificare che siano pulite e non ostruite – e ai cornicioni, mentre le cavità degli edifici dovranno essere coperte con reti per impedire che possano annidarcisi volatili infetti.

La protezione. Oltre alle misure di prevenzione, altrettanto importanti sono quelle di protezione personale. È opportuno schermare con zanzariere le porte e le finestre della propria abitazione. In casa condizionatori, elettroemanatori di insetticidi e spiralette possono essere utilizzati come validi alleati contro le zanzare.

Quando si è all’aperto è invece buona norma proteggere braccia e gambe indossando indumenti chiari e coprenti (maniche e pantaloni lunghi) al tramonto e all'alba, periodi della giornata in cui le zanzare sono più attive, ed utilizzare repellenti per insetti contenenti sostanze efficaci come il DET, senza però abusarne e seguendo attentamente le istruzioni riportate sulla confezione. Da evitare sono invece profumi, creme e dopobarba, che possono attirare gli insetti e finire per renderci la preda ideale di questi insetti.

La segnalazione di uccelli morti. Per comprendere se e dove eventuali virus – come la Febbre del Nilo – stiano circolando, occorre prestare grande attenzione ai volatili morti, che possono rappresentare il campanello d’allarme ed essere spia della circolazione virale nel territorio in cui vengono rinvenuti. Gli uccelli di tutte le specie sono infatti serbatoio della Febbre del Nilo, trasmettono cioè la malattia alle zanzare da cui vengono punti, insetti che successivamente infettano l’uomo. Tutti i cittadini possono contribuire attivamente al monitoraggio segnalando ai Servizi veterinari della Assl di Oristano la presenza di volatili morti, chiamando il numero 0783.317767 (operativo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 14). Gli animali raccolti potranno essere così analizzati per escludere o confermare la presenza del virus. Fondamentale è che la carcassa del volatile non sia in decomposizione, perché solo su quelli integri è possibile eseguire gli accertamenti sanitari.

Per conoscere in maniera più approfondita le misure di prevenzione e protezione dalle zanzare e le malattie veicolate dall’insetto, è possibile visitare la sezione ‘Febbre del Nilo’.
Condividi su: