Settimana mondiale per l’allattamento materno 2018

allattamento
L’Azienda per la Tutela della Salute sceglie di celebrare l'evento con un nuovo corso pratico di counselling rivolto agli operatori delle diverse Aree socio-sanitarie locali.

SASSARI, 4 OTTOBRE 2018 – Formare il personale sanitario e socio-sanitario che opera nell'area materno-infantile, proveniente da Consultori familiari, reparti di Neonatologia, Pediatria, Ostetricia- Ginecologia, Anestesia, pediatri di libera scelta e psicologi sulla promozione dell’allattamento al seno come strumento di tutela della salute dei bambini e delle loro madri. L’Azienda per la Tutela della Salute sceglie di celebrare la Settimana mondiale per l’allattamento materno 2018 attraverso un nuovo corso pratico di counselling organizzato dal Gruppo di coordinamento tecnico regionale sull'allattamento e rivolto agli operatori delle diverse Aree socio-sanitarie locali.

L’obiettivo del corso – parte di un progetto più ampio avviato nel 2016 sotto la direzione scientifica della pediatra Maria Antonietta Grimaldi, responsabile dei Servizi consultoriali della Ats-Assl di Oristano – è quello di aumentare il numero di formatori per ciascuna Assl, in modo che questi a loro volta portino nei diversi territori le conoscenze e le competenze acquisite e formino, a cascata, tutto il personale che opera nel settore materno-infantile, così come previsto dal modello Oms-Unicef.

L’evento si snoda lungo tre settimane di studio e approfondimento: la prima è attualmente in corso al Policlinico di Monserrato dall’1 al 5 ottobre, mentre la seconda e la terza si terranno all’ospedale San Martino di Oristano, rispettivamente dal 15 al 17 ed il 22 e 23 ottobre. Docenti del corso diretto dalla dottoressa Grimaldi sono alcune delle professionalità che hanno sviluppato una maggiore competenza sul tema in Sardegna: la ginecologa del Centro screening di Sassari Donatella Moroso, l’infermiera del Consultorio di Carbonia Susanna Maccioni, consulente professionale in allattamento materno con certificato IBCLC (International Board Certified Lactation Consultants), le neonatologhe dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari Maria Teresa Piga e Maria Antonia Cossu, la pediatra del Consultorio di Sassari Maria Grazia Leoni e la pediatra di libera scelta di Cagliari Elisabetta Anedda. La provenienza dei formatori, sia dal punto di vista geografico che professionale, come nelle precedenti edizioni dei corsi favorirà la formazione e la stabilizzazione di una rete collaborativa tra ospedale e territorio, come previsto dalle indicazioni del piano di prevenzione regionale, in cui si inseriranno anche i gruppi di autoaiuto, in cui le mamme saranno di sostegno ad altre mamme nella riscoperta dell’allattamento al seno.

Lezioni frontali, esercizi pratici di counselling, dimostrazioni tecniche e confronti, in cui si affronteranno i temi legati all'allattamento e alle modalità con cui le strutture sanitarie possono con le loro routine proteggere e sostenere le donne nel portare avanti questa pratica.

«Il latte materno ha dei benefici importanti ed insostituibili per la salute del bambino e della sua mamma che si protraggono negli anni – spiega la dottoressa Grimaldi – Per questo il Piano regionale di prevenzione 2014-2018 punta ad accrescere del 25% la percentuale di donne che allattano al seno il proprio bambino fino a 6 mesi di vita, una percentuale che oggi in Sardegna è ferma al 50%, dato che all’incirca corrisponde alla media Italiana.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ritiene l’aumento dei tassi di allattamento al seno una misura di salute pubblica: il latte materno è infatti un alimento insostituibile, con una composizione disegnata dalla natura per rispondere al meglio alle esigenze del neonato. Completo dal punto di vista nutrizionale, oltre a presentare vantaggi economici ed ecologici, protegge il neonato da numerose patologie dell’età pediatrica, come le infezioni gastrointestinali e respiratorie, e rappresenta per lui un’assicurazione sulla vita, non solo nell’infanzia ma anche in età adulta, prevenendo molte malattie degenerative e cardiovascolari. abbatte di quasi il 40% le possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2 e diminuisce del 26% il rischio di sviluppare sovrappeso e obesità. Ma allattare al seno fa bene anche alla mamma, che sarà meno soggetta ad emorragie e a depressione nel periodo del post-partum, ed in seguito al tumore dell’ovaio e soprattutto del più frequente tumore del seno: secondo studi accreditati 36/47 mesi di allattamento durante la vita di una donna riducono il rischio di cancro al seno del 94%.
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