Oristano, in arrivo un mammografo di ultima generazione

mammografo
L’apparecchiatura permetterà la ricostruzione del seno in 3 D, consentendo di affinare la diagnosi dei tumori mammari.

ORISTANO, 25 GIUGNO 2018 – Sarà installato all’ospedale San Martino di Oristano, nei locali della Radiologia territoriale, uno dei quattro nuovi mammografi digitali di ultima generazione ad alta capacità diagnostica acquistati dall’Azienda per la Tutela della Salute della Sardegna per un importo complessivo di circa 700 mila euro.

L’apparecchiatura destinata a Oristano ha un costo di 165 mila e comprende, oltre al mammografo, un avanzato sistema per l’esecuzione di biopsie, una poltrona per pazienti ipocollaboranti e i servizi connessi.

Il nuovo mammografo, che sostituirà un apparecchio analogico di vecchia generazione, affiancherà quello digitale già presente in Radiologia e permetterà di compiere un ulteriore salto di qualità nelle diagnosi dei tumori al seno grazie all’utilizzo della tomosintesi: si tratta di una tecnologia che sfruttando l’imaging tridimesionale, permette la ricostruzione in 3D della ghiandola
mammaria, consentendo così di individuare e localizzare in maniera estremamente accurata eventuali lesioni anche in fase precoce e riducendo sia le false diagnosi positive che le false negative.

Oltre che affinare la qualità diagnostica, l’installazione del nuovo macchinario si tradurrà anche in una velocizzazione dei tempi per l’accesso agli esami, in quanto saranno abbattuti i ‘fermi macchina’ dovuti alla manutenzione di apparecchiature obsolete.

L’acquisto dei quattro mammografi – gli altri tre sono destinati agli ospedali Binaghi di Cagliari, Cto di Iglesias e Segni di Ozieri – rappresenta la prima consistente parte di un intervento complessivo di ammodernamento del parco macchine disposto dall’Ats per il biennio 2018-2019, che prevede l’acquisto di nuove strumentazioni per la diagnosi del tumore al seno per una spesa stimata intorno ai 2 milioni di euro.

L’obiettivo è quello di dotare i vari centri territoriali coinvolti nei percorsi di screening di apparecchiature moderne e innovative, come previsto dagli standard nazionali definiti dal Gruppo Italiano Screening Mammografico (GISMa), e di investire in tecnologie e servizi all’avanguardia per la prevenzione della tipologia di tumore più diffusa fra le donne, che rappresenta circa un terzo di tutti i tumori femminili.
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