Moirano a Oristano: in arrivo il personale

Moirano incontra i sindaci
Il manager ha incontrato, insieme al direttore Assl Oristano Mariano Meloni, i rappresentanti del territorio riuniti nella Conferenza socio-sanitaria

ORISTANO, 21 GIUGNO 2018 – Entro fine 2018 la Assl di Oristano avrà i professionisti necessari a garantire la funzionalità di tutti i reparti ed i servizi sanitari e già ai primi di luglio arriveranno medici, infermieri e operatori socio-sanitari indispensabili per coprire le ferie del personale nel periodo estivo: lo ha dichiarato il Direttore generale dell’Azienda per la Tutela della Salute della Sardegna Fulvio Moirano nel corso della conferenza socio-sanitaria territoriale tenutasi ieri all’ospedale San Martino di Oristano, dove ha incontrato i sindaci e i rappresentanti regionali della provincia.

Rispondendo alle richieste di chiarimenti sollevate dal presidente della conferenza, il primo cittadino di Bosa Luigi Mastino, e dagli altri colleghi sulla situazione dell’organico nei presidi ospedalieri, il manager dell’Ats ha affermato che esistono delle aree di effettiva sofferenza all’interno della Assl di Oristano, fra cui Radiologia, Cardiologia ed Emodinamica, ma che grazie allo sblocco del turn over sarà possibile ripianare quelle situazioni che risentono di carenze generate da anni di mancate sostituzioni di personale. Sono circa 1200 le assunzioni previste per il 2018 a livello regionale e ben 140 gli infermieri sardi che si apprestano a rientrare dalla penisola, 20 dei quali destinati a Oristano.

«Non esiste nessun vincolo all’assunzione dei professionisti necessari – ha affermato in maniera netta Moirano – e stiamo mettendo in atto molto rapidamente tutte le azioni per avere in servizio medici e infermieri nel più breve tempo possibile, compatibilmente con i tempi dettati dalle procedure burocratiche e con i limiti posti dall’effettiva difficoltà a reperire sul mercato alcune figure professionali, come anestesisti, ma anche emodinamisti o nefrologi. Occorre chiarire però che l’attuale piano del fabbisogno del personale ospedaliero oristanese presenta numeri ben diversi da quelli della pianta organica della ex Asl 5, vecchia di dieci anni e non rispondente agli attuali standard».

Quanto alle priorità dell’oristanese, il direttore Ats ha indicato la necessità di far partire l’Emodinamica h 24 all’ospedale San Martino, l’hospice di Oristano e il Centro dialisi di Bosa, per il quale è già stato chiesto l’accreditamento regionale. Riguardo la questione dei Pronto Soccorso degli ospedali minori, il manager ha sgombrato il campo da equivoci: «Il paziente in codice rosso va portato nell’ospedale più vicino e più adeguato, non semplicemente in quello più vicino, a garanzia della sua sicurezza e della migliore qualità delle cure». Sul versante delle liste d’attesa, l’obiettivo è quello del miglioramento del sistema di prenotazione telefonica e l’allargamento delle ore a disposizione per visite e controlli, con aperture delle strutture sanitarie serali e al sabato.

Moirano ha anche ripercorso il processo che ha portato alla nascita e allo sviluppo dell’Ats: un processo che, in un tempo estremamente ridotto, ha riportato la sanità sarda sulla linea di galleggiamento, con 69 milioni risparmiati dall’Azienda per la tutela della salute grazie a un’operazione di riorganizzazione complessiva passata per l’accentramento delle gare d’acquisto (su 200 gare ne sono già state bandite 60), l’appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche (un settore nel quale la Assl di Oristano risulta la più virtuosa in Sardegna, accanto a quella di Olbia) e il loro costante monitoraggio, per citare alcuni settori che hanno permesso i più significativi risparmi.

Sulla stessa linea il direttore della Assl di Oristano Mariano Meloni: «Nonostante da più parti si lamenti un decremento dei servizi, i dati ci dicono che nel 2017 l’attività specialistica nella nostra Area socio-sanitaria è aumentata». E non solo il versante quantitativo, ma anche quello qualitativo testimonia i buoni risultati della sanità oristanese: «Abbiamo il numero di parti cesarei più bassi in Sardegna e gli interventi per la frattura del femore negli ultra 65enni, altro importante indicatore di qualità, vengono effettuati nell’80% dei casi entro due giorni - dichiara il direttore della Assl di Oristano - Esistono, è vero, delle aree di sofferenza, ma si tratta per lo più di situazioni congiunturali che saranno superate con le assunzioni imminenti».

Fra gli interventi, in un’assemblea partecipata e pacata, quelli del sindaco di Oristano Andrea Lutzu, direttore del distretto socio-sanitario oristanese, dei consiglieri regionali Domenico Gallus, Mario Tendas, Augusto Cherchi e Alfonso Marras, del presidente del distretto di Ales-Terralba Mauro Steri, dei primi cittadini di Mogoro Sandro Broccia, di Cuglieri Giovanni Panichi, di Ghilarza Alessandro Defrassu, di Montresta Antonio Zedda, di Baressa Piergiorgio Corona, di Milis Sergio Vacca, di Magomadas Omar Hassan.

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