Tumore della prostata: convegno regionale

medico
Obiettivo dell’evento, organizzato dall’Unità di Urologia dell’ospedale San Martino di Oristano, quello di creare un percorso omogeneo e uniforme in Sardegna per la presa in carico dei pazienti.

ORISTANO, 30 OTTOBRE 2017 – Creare un modello uniforme e omogeneo in ambito regionale per la presa in carico del paziente affetto da tumore della prostata. E’ questo l’obiettivo del convegno "Integrazione tra ospedale e territorio: curare e prendersi cura del paziente con la neoplasia prostatica", in programma sabato 4 novembre, con inizio alle ore 8.30, all’Hospitalis Sancti Antoni di Oristano. L’evento, organizzato dall’unità di Urologia dell’ospedale San Martino di Oristano diretta dal dottor Vincenzo Pecoraro, è rivolto a medici chirurghi appartenenti alle discipline di oncologia, radioterapia, urologia, anatomia patologica, medicina nucleare, radiodiagnostica, medicina generale, infermieri e tecnici sanitari di radiologia medica.

«Il carcinoma della prostata rappresenta attualmente la neoplasia solida più frequente nel sesso maschile ed è la seconda causa di morte per tumore nel maschio, seconda solamente alla neoplasia polmonare» spiega il dottor Alessandro Mattana, responsabile scientifico dell’evento. Nel trattamento della malattia, diverse sono le figure professionali coinvolte nella presa in carico del paziente – medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, ospedalieri e universitari – e spesso lo fanno in maniera non coordinata. Necessario è perciò superare un modello basato sulla gestione individuale del paziente da parte del singolo medico, in favore di forme più integrate di organizzazione che consentano una adeguata risposta ai bisogni di salute dei cittadini.

Ciò che si propone il corso, che vedrà seduti al tavolo dei relatori i più autorevoli esperti del settore, è di fornire un modello operativo uniforme rispetto alla gestione del paziente affetto da neoplasia prostatica e di definire la corretta indicazione e l’efficacia di tutte le principali tecniche diagnostiche e terapeutiche attualmente disponibili nei diversi centri della Sardegna, con una attenzione particolare alle nuove tecnologie ed alle più recenti opzioni di cura, in maniera tale che sia possibile costruire un percorso unitario e completo in ambito regionale.

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