Scuola e diabete: firmato il protocollo d'intesa tra ASSL e USP

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ORISTANO, 17 OTTOBRE 2017 – Favorire l’inserimento o il reinserimento a scuola del bambino e dell’adolescente con diabete, attraverso un percorso di formazione e addestramento individuali forniti dalle equipe sanitarie al personale scolastico, docente e non docente, che volontariamente si rende disponibile nel caso in cui nella sua scuola o classe sia presente un bambino affetto dalla malattia. E’ questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato questa mattina, nella sede dell’Ats-Assl di Oristano, dalla dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Pierangela Cocco e dal direttore dell’Area socio-sanitaria di Oristano Mariano Meloni. «Si tratta del primo protocollo del genere in Sardegna, nato per rispondere alle esigenze dei bambini e ragazzi con diabete in ambito scolastico» ha dichiarato Meloni. Gli hanno fatto eco le parole della rappresentante dell’Ufficio scolastico provinciale: «Questo è un giorno importante per il mondo della scuola: nella nostra provincia il problema degli studenti con diabete è molto sentito e grazie alla collaborazione fra Assl e scuole riusciremo a superare le difficoltà che oggi ragazzi, insegnanti e familiari si trovano a fronteggiare» ha affermato Pierangela Cocco.

Il documento, che mette in rete istituzioni scolastiche e sanitarie, traccia un dettagliato percorso operativo di presa in carico dell’alunno con diabete dando una risposta concreta alle molte famiglie e agli stessi operatori scolastici che, fino ad oggi, vivono spesso l’accoglienza in classe degli studenti con diabete in maniera problematica. Non essendo presente a monte una specifica formazione sanitaria sulla gestione della malattia da parte del personale scolastico, l’assistenza è spesso delegata ai familiari e la permanenza a scuola dei piccoli è resa insicura dal costante rischio di crisi ipoglicemiche che necessitano di un tempestivo intervento. Inoltre di fondamentale importanza è che l’inserimento del bambino con diabete a scuola avvenga in maniera naturale, senza indurre sensazioni di ‘diversità’ né creare paura o allarmismo tra gli operatori scolastici.

Grazie al protocollo, ciascun alunno di età compresa tra gli 0 e i 18 anni residente nella nostra provincia, d’ora in avanti potrà ricevere un’assistenza migliore anche all’interno della scuola. Non appena ricevuto il Piano individuale di assistenza in ambito scolastico (Piaas) da parte della famiglia del bambino con diabete, il dirigente scolastico della scuola in cui il piccolo è iscritto metterà in moto gli ingranaggi previsti dall’accordo. Suo compito sarà infatti quello di contattare il direttore del distretto socio-sanitario Assl su cui ricade il suo istituto e trasmettergli l’elenco del personale scolastico che si rende disponibile all’esecuzione di glicemia, somministrazione di insulina ed eventualmente di glucagone: azioni semplici e di facile apprendimento, ma che per un bambino con diabete non autonomo possono essere salvavita. Inoltre il personale scolastico individuato dovrà permettere all’alunno autonomo di poter effettuare, quando necessario, il controllo glicemico e l’eventuale somministrazione di insulina.

Ricevuta la richiesta del dirigente scolastico, il direttore del distretto Assl (tre quelli presenti in provincia: Oristano, Ales-Terralba e Ghilarza-Bosa) mobiliterà tempestivamente l’equipe sanitaria multidisciplinare già individuata, costituita da medici, infermieri e psicologici, deputata a formare il personale scolastico sul proprio territorio. Ciascun incontro formativo – della durata di circa tre ore – sarà improntato all’analisi del singolo caso per cui è stato richiesto l’intervento e, dopo una breve parte teorica, sarà affrontata prevalentemente quella pratica. Agli incontri, oltre al personale della scuola, saranno invitati anche i genitori dello studente interessato.

L’intero percorso è stato curato per la Assl di Oristano dal coordinatore del programma del Piano regionale di prevenzione ‘Una scuola in salute’ Roberto Puggioni, in collaborazione con la responsabile scientifica del progetto ‘Scuola e diabete’ Luisa Mereu, medico diabetologo pediatra dell’unità operativa di Pediatria dell’ospedale San Martino di Oristano, e del referente per l’educazione alla salute dell’Istituto scolastico provinciale Emilio Chessa. Importante anche la collaborazione dei direttori dei Distretti socio-sanitari di Oristano Antonio Delabona, di Ales-Terralba Peppinetto Figus, di Ghilarza-Bosa Francesco Pes, che avranno il compito di attivare sui territori le equipe sanitarie composte da medici e infermieri deputati alla formazione degli operatori scolastici.

«Il protocollo d’intesa siglato da Ufficio scolastico provinciale e Assl di Oristano è nato sulla scorta di quello regionale firmato da Ufficio scolastico regionale e Regione Sardegna in coerenza con quanto previsto dal Piano regionale di prevenzione – ha spiegato Puggioni - e rappresenta il secondo step di un percorso formativo già avviato nei mesi scorsi, con la promozione dei corsi “Scuola e diabete”, organizzati sempre da Usp e Assl e rivolti a tutto il personale docente e non docente della provincia (due le edizioni già svolte, a cui hanno partecipato 60 operatori scolastici, ed altre due quelle in programma). Con l’intesa sottoscritta oggi si compie un passo ulteriore, in quanto si passa dalla formazione generalizzata delle comunità scolastiche, a prescindere dalla presenza o meno di studenti con diabete nella propria scuola, a quella individuale, in cui vengono formati i singoli operatori scolastici che volontariamente prenderanno in carico l’alunno con diabete presente nel proprio istituto».

Si tratta di un traguardo significativo in una regione, come la Sardegna, che registra la maggiore incidenza in Italia di diabete di tipo 1. «Il diabete di tipo 1 – ha dichiarato la responsabile scientifica del progetto ‘Scuola e diabete’ Luisa Mereu – è la malattia cronica più frequente in età pediatrica: nella nostra isola vengono diagnosticati 60 nuovi casi di diabete ogni 100.000 bambini tra gli 0 e 14 anni, mentre nel resto d’Italia ne vengono diagnosticati 6 ogni 100.000. In provincia di Oristano, in particolare, si conta un numero elevato di bambini e adolescenti affetti dalla malattia: 136 sono quelli seguiti nell’ambulatorio di Diabetologia pediatrica dell’Unità operativa di Pediatria dell’ospedale San Martino e quasi ogni scuola, in alcuni centri persino in ogni classe, sono presenti studenti con questa patologia».

«E’ importante rilevare – ha concluso Emilio Chessa, referente per l’educazione alla salute dell’Istituto scolastico provinciale – che è stato creato un modello operativo funzionale al mondo della scuola e facilmente replicabile anche in altre realtà geografiche che vivono lo stesso problema, mirato all’integrazione e all’inclusione di alunni con bisogni speciali».

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