Negli ospedali il nuovo questionario sulla qualità percepita dai pazienti

Lo strumento è finalizzato a monitorare i punti di forza e debolezza nell'assistenza ospedaliera e a studiare i miglioramenti.

ORISTANO, 5 LUGLIO 2016 – Una nuova veste grafica, più leggibile e di facile compilazione, ma anche una nuova modalità di distribuzione ed una diversa periodicità nella somministrazione. Sono i questionari 2.0 elaborati dal servizio di Psicologia in collaborazione con la direzione sanitaria dei presidi ospedalieri della Asl 5 per rilevare la qualità percepita dai pazienti ricoverati negli ospedali di Oristano, Ghilarza e Bosa.

«L'indagine, avviata nel 2011 al “San Martino” ed estesa nel 2013 al “Delogu” e al “Mastino”, avveniva in precedenza attraverso la somministrazione di un questionario che per alcuni risultava di difficile comprensione e ne scoraggiava la compilazione – spiega il responsabile del Servizio di Psicologia aziendale Domenico Putzolu – Abbiamo perciò pensato di utilizzare gli emoticon, ovvero le “faccine” stilizzate, per esprimere un grado di soddisfazione che va da “non soddisfatto” a “molto soddisfatto”. Abbiamo così reso più intuitivo e immediato il processo di attribuzione dei giudizi, con l'obiettivo di incrementare l'adesione degli utenti all'indagine».

Il questionario non verrà più somministrato dal personale sanitario al momento delle dimissioni, come accadeva finora, ma sarà consegnato durante il ricovero direttamente dagli operatori del Servizio di Psicologia aziendale, che saranno a disposizione per chiarire lo scopo del monitoraggio e fornire ai pazienti tutte le informazioni e l'assistenza necessari. Sarà poi possibile restituire il foglio compilato agli stessi psicologi oppure imbucarlo nelle cassette poste in ogni reparto.

Alla raccolta dei dati, che durerà un trimestre, seguirà un semestre dedicato all'elaborazione e analisi dei risultati ottenuti. Dopo sei mesi, si ripartirà con la distribuzione dei questionari per altri tre mesi. In questo modo sarà possibile scattare due fotografie in tempi successivi e verificare se, grazie ai correttivi applicati nel tempo intercorso fra le due indagini, si siano raggiunti dei significativi miglioramenti.

Le aree indagate sono sei e riguardano l'accoglienza in reparto, l'assistenza ricevuta durante il ricovero, il comfort e gli aspetti alberghieri, quelli relativi alla chiarezza delle comunicazioni con gli operatori, alla prontezza nell'assistenza e alla disponibilità all'ascolto, le informazioni ricevute in merito alla continuità delle cure dopo le dimissioni, ed un giudizio generale sul grado di soddisfazione. All'utente è data anche la possibilità di avanzare osservazioni e suggerimenti in merito all'assistenza ospedaliera.

«Dai dati raccolti in passato – afferma il dottor Putzolu – l'aspetto umano e relazionale con il personale ha raccolto generalmente giudizi positivi, mentre sono emerse criticità sulla qualità percepita rispetto ai pasti, per cui nel nuovo questionario abbiamo dedicato a questo tema ben quattro domande (relative a qualità, orari di somministrazione e possibilità di scelta) per capire meglio a quali cause sia legata l'insoddisfazione dei degenti ed offrire così suggerimenti per migliorare il servizio.

«Ciò che auspichiamo – conclude il responsabile della rilevazione – è che la maggiore facilità nel compilare il questionario favorisca l'adesione da parte dei pazienti: quanto più ampio è il campione, tanto più significativo è il risultato dal punto di vista statistico. Un giudizio sincero, onesto ed obiettivo è prezioso per poter contribuire a migliorare la qualità degli ospedali».
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