Lavoratori interinali, la Asl 5 ha agito nel rispetto delle regole

ORISTANO, 16 GIUGNO 2016 – «L'Azienda Sanitaria Locale n.5 di Oristano ha sempre agito nel rispetto delle regole, secondo i principi di trasparenza e legalità». Il Commissario Straordinario Maria Giovanna Porcu risponde così alle notizie diramate da un'emittente televisiva locale che riporta i contenuti dell'istanza di accesso agli atti inoltrata dal capogruppo del Psd'Az in consiglio regionale e componente della commissione regionale d'inchiesta sulla sanità Angelo Carta in merito al reclutamento di lavoratori interinali presso la stessa Asl.

«Il dato, così come rappresentato dall'emittente televisiva locale che oggi ha trasmesso un servizio a riguardo, potrebbe indurre ad interpretazioni scorrette. Dai dati del conto annuale, trasmessi al ministero dell'Economia e finanze, risulta che il numero degli interinali su base annua nel periodo di riferimento 2010-2015 si attesta in media su 70 unità, gran parte delle quali su progetti finanziati, che pertanto non gravano sul bilancio aziendale e non concorrono al deficit. Tuttavia i nostri uffici stanno procedendo alle opportune verifiche per poter fornire i numeri esatti relativamente allo stesso periodo» prosegue il Commissario Straordinario.

Respinta all'emittente anche l'accusa di spesa sanitaria fuori controllo: «La nostra Asl, dal 2012 al 2014, ha chiuso i bilanci in equilibrio economico-finanziario – ha sottolineato la dottoressa Maria Giovanna Porcu – mentre nel 2015 è riuscita ad ottenere una contrazione di circa due milioni sui costi del personale: un risultato importante, che dà la misura di quanto la Direzione abbia lavorato per contenere la spesa, senza peraltro intaccare i servizi resi ai cittadini».

«Dispiace che questo rilievo arrivi propria a una Direzione che si è spesa con convinzione, in questi anni, per rendere più trasparente l'ente che amministra: la nostra è l'unica Asl sarda ad aver aderito alla rete nazionale anticorruzione in sanità “Illuminiamo la salute”, promossa, fra gli altri soggetti, dall'associazione Libera di don Luigi Ciotti. L'adesione a questa rete non ha significato per noi una medaglia da appuntare al bavero, ma l'introduzione di precise regole e procedure, all'interno della nostra Azienda, tese a sgombrare il campo da possibili zone d'ombra e illegalità».

«In merito a quanto riportato da alcuni organi di informazione, senza contraddittorio e senza le preventive verifiche, ci riserviamo di tutelarci nelle sedi opportune» conclude il Commissario Straordinario.



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