Plus di Ales-Terralba, presentato il bilancio sociale 2014-2015

Illustrati dal Commissario Straordinario della Asl 5 Maria Giovanna Porcu i progetti pilota come “vita indipendente” e ADIP.

ORISTANO, 16 MAGGIO 2016 – Un territorio che soffre il dramma dello spopolamento, della scarsa occupazione, a forte rischio di desertificazione demografica e con indici di invecchiamento preoccupanti, che scommette su una forte integrazione sociale e sanitaria per superare la crisi. Questa è stata la ricetta del Plus di Ales-Terralba (Piano Locale Unitario dei servizi alla persona), il cui bilancio sociale 2014-2015, il primo in Sardegna nel suo genere, è stato presentato questa mattina al Teatro Comunale di Terralba dal presidente del Comitato di distretto Sandro Broccia, sindaco di Mogoro e dalla coordinatrice del Plus Paola Piroddi.

Sono stati diversi, nello scorso biennio, i progetti messi in campo da un organismo che ha nel suo dna l'integrazione fra gli organismi che si occupano del settore sanitario e quelli che si occupano del sociale. Decisivo, come riconosciuto dal presidente Broccia e dalla coordinatrice Piroddi, è stato il ruolo della Asl 5 di Oristano, che ha messo a disposizione le proprie professionalità e la propria esperienza per tagliare dei significativi traguardi. Ad allustrarli è stato il Commissario Straordinario dell'Azienda sanitaria oristanese Maria Giovanna Porcu, che ha parlato del Plus di Ales-Terralba come di un ottimo esempio di buona programmazione delle risorse.

«In questo territorio, grazie all'impegno dei nostri operatori e al forte lavoro di rete fra i servizi sociali e sanitari – ha spiegato il Commissario della Asl 5 di Oristano Maria Giovanna Porcu – siamo riusciti a far partire delle azioni assolutamente innovative. Ne è un esempio il progetto pilota “Vita indipendente”, mirato all'inclusione sociale di persone con disabilità psichica o fisica che, per riconquistare la propria indipendenza, oggi hanno al possibilità di condividere un appartamento e svolgere dei tirocini formativi presso aziende agricole o artigiane. L'ADIP (Assistenza Domiciliare Integrata Plus), servizio rivolto alla popolazione anziana, non autosufficiente e fragile, permette di erogare prestazioni di natura sanitaria e socio-assistenziale a domicilio, in collaborazione con il personale della Asl 5 di Oristano. Abbiamo in cantiere altri progetti, come quelli mirati al sostegno alle donne vittime di violenza ed al rafforzamento del PUA (Punto Unico d'accesso)».

Dell'importanza dell'integrazione fra i diversi attori istituzionali hanno parlato anche il Direttore del Servizio socio-sanitario della Asl Gianfranco Pitzalis, che ha chiarito come le ridondanze e lo scarso coordinamento nell'assistenza siano stati efficacemente superati grazie alla regia unica del Plus, e la coordinatrice infermieristica Luisella Serra, che ha illustrato nei dettagli il progetto ADIP, messo in campo grazie anche alla collaborazione del direttore del distretto socio-sanitario Peppinetto Figus.

Un lavoro, quello del Plus di Ales-Terralba, apprezzato anche dall'assessore regionale della Sanità Luigi Arru, che ha concluso i lavori rimancando quanto sia fondamentale l'aspetto socio-sanitario per il benessere dei cittadini: “Un euro investito in politiche di integrazione socio-sanitaria ha un migliore effetto rispetto a una TAC”.

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