Mogoro: spettacolo teatrale "Is tres fradis"

Salute mentale
Venerdì 9 ottobre l'esito scenico del laboratorio promosso dal Centro per l'Autonomia in collaborazione con la compagnia Tragodia: sul palco giovani attori con sofferenza psichica.

ORISTANO, 6 OTTOBRE 2015 – Andrà in scena venerdì 9 ottobre, alle ore 18.30, nella sala convegni della Fiera del tappeto di Mogoro la commedia "Is tres fradis", con i testi e la regia di Virginia Garau. Lo spettacolo, inizialmente previsto per venerdì 2 ottobre, era stato rimandato a causa dell'allerta meteo. Sul palco, al loro esordio teatrale, gli ospiti del Centro per l'Autonomia di Oristano, persone che vivono un disagio psichico e che nella recitazione trovano un riscatto personale, una riconquista della propria autonomia e un veicolo d'integrazione sociale.

Lo spettacolo è l'esito scenico del laboratoriale Is contus de Nannai, promosso dal Centro per l'Autonomia, servizio del Plus di Oristano coordinato dallo psichiatra Gianfranco Pitzalis e gestito dalla Cooperativa Sociale CTR di Cagliari, in collaborazione con la compagnia teatrale Tragodia di Mogoro.

Lo spettacolo trae spunto da un’antica leggenda sarda che narra la fantastica origine delle launeddas, strumento a fiato unico al mondo. Protagonisti sono tre fratelli, Balloi, Cichinu e Antoicheddu, aiutati dalle janas, le mitiche fate sarde, ad esaudire i propri desideri, che proprio per questo finiranno sotto processo. Una piece ricca di musica, danze e colpi di scena, recitata in sardo campidanese, con integrazione di altre varianti.

«Il laboratorio teatrale – spiegano dal Centro per l'Autonomia – ha impegnato i ragazzi per tredici incontri, in cui i partecipanti hanno appreso alcuni degli elementi propedeutici al lavoro dell’attore. Ma la valenza del progetto trascende la semplice acquisizione di una tecnica. La respirazione diaframmatica, ad esempio, aiuta non solo a gestire il fiato per la recitazione, ma a rilassare la mente e il corpo, sciogliere tensioni e ansie. Gestire il corpo e la mimica, con drammatizzazioni mute, non è poi solo uno strumento espressivo, ma permette di scoprire difficoltà e possibilità dell’espressione corporea per farsi capire, farsi accettare e trovare ascolto dagli altri. Infine i giovani hanno appreso una serie di tecniche per favorire l’ascolto di sé e degli altri: il teatro è un gioco di squadra che per avere successo ci si deve riconoscere e aiutare. Lo spettacolo "Is tres fradis" – proseguono i responsabili del progetto – è il risultato di questo percorso che, a prescindere da valutazioni estetiche, ha innanzitutto valore per i suoi partecipanti, impegnati nella conquista di una sempre maggiore autonomia personale e un miglioramento della qualità della vita, in termini di una maggiore consapevolezza del proprio e dell’altrui valore, di una collaborazione ed uscita dall'isolamento, uno dei maggiori rischi alla base dell’aggravamento di una sofferenza mentale».

Si ricorda che l'ingresso allo spettacolo è gratuito.
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