Rimodulazione della rete ospedaliera: la proposta della Asl 5

Le modifiche rispetto all'ipotesi regionale, concordate con i rappresentanti del territorio e la Casa di Cura Madonna del Rimedio, puntano all'attivazione di posti letto ematologici, pneumologici e geriatrici.

ORISTANO, 29 SETTEMBRE 2015 – La Direzione Generale della Asl 5 di Oristano ha approvato nei giorni scorsi, con delibera n.671 del 25/09/2015, la proposta di rimodulazione dei posti letto ospedalieri dell'area omogena oristanese.

Il documento è il frutto di un lungo percorso di confronto e concertazione con i rappresentanti del territorio e della Casa di Cura “Madonna del Rimedio”, anch'essa coinvolta nella riorganizzazione, soggetti che hanno condiviso e approvato la proposta dell'Azienda sanitaria oristanese.

In sostanza, la delibera rimodula la distribuzione dei posti letto ospedalieri sia pubblici che privati, avanzando alcune richieste di modifica rispetto alla proposta regionale che aveva ritoccato i numeri dei posti letto già esistenti e ne aveva istituito di nuovi, con l'obiettivo di rispondere ai bisogni sanitari dei cittadini in una maniera più appropriata. Complessivamente, grazie alla proposta regionale, l'Oristanese aveva non solo salvaguardato tutti i suoi posti letto, ma ne aveva acquistato quattro nuovi, per cui l'offerta ospedaliera ne risultava rafforzata. Un impianto, quello della Regione, che la Asl di Oristano, in accordo con gli amministratori locali e la Casa di Cura Madonna del Rimedio, ha essenzialmente mantenuto e promosso a pieni voti, avanzando alcune proposte migliorative (che la stessa Regione aveva invitato a presentare), mirate principalmente ad introdurre nuovi posti letto geriatrici, ematologici e pneumologici - non previsti dalla delibera della Giunta regionale, ma ritenuti di estrema importanza per garantire un'assistenza più aderente alle necessità di una popolazione che registra un altissimo indice di invecchiamento.

«La nostra proposta, approvata dall'Ufficio di Presidenza della Conferenza territoriale socio-sanitaria e dalla Casa di Cura "Madonna del Rimedio" – afferma il Commissario Straordinario Maria Giovanna Porcu – non intacca i principi cardine della riorganizzazione della rete ospedaliera prospettata dalla Regione, ma è sostanzialmente migliorativa rispetto a quella ipotesi, in quanto miriamo a offrire una gamma più ampia di servizi ospedalieri ai cittadini rimodulando semplicemente il numero di posti letto a noi assegnati, in un processo isorisorse, che non richiederà cioè un aggravio di costi per la collettività. Inoltre – prosegue la dottoressa Porcu - grazie a questa riorganizzazione, puntiamo a salvaguardare la vitalità degli ospedali di Bosa e Ghilarza, che acquisteranno diversi posti letto di chirurgia multispecialistica».

In sostanza, nel rispetto di quanto previsto dalla delibera di Giunta regionale 38/12 del 28/07/2015, si ragionerà in termini di un presidio unico di area omogenea, articolato nei tre stabilimenti di Oristano, Bosa e Ghilarza. Lo stabilimento di Oristano sarà il punto di riferimento per le acuzie e l'alta complessità clinico assistenziale, mentre in quelli di Bosa e Ghilarza potranno essere garantite le funzioni ospedaliere di medicina generale, post acuzie e specialità chirurgiche in day surgery, week surgery e day service.

Nel dettaglio, l'ospedale “San Martino” di Oristano, in quanto sede di DEA di primo livello, rispetto alla situazione attuale si arricchirà di una serie di servizi, tra cui Oncologia (che acquisterà due posti letto ordinari e ne avrà 14 in day hospital), Otorinolaringoiatria (con 4 posti letto), Oculistica (due posti letto), Urologia (9 posti letto), Neonatologia (6 posti letto), Gastroenterologia (due posti letto) , Neurologia (10 posti letto). Inoltre, l'ospedale di Oristano è stata designato come sede di uno dei tre poli regionali destinati alla Riabilitazione ed a regime sarà in grado di garantire l'intera filiera riabilitativa, così da prendere in carico i pazienti affetti dalle patologie più gravi a quelle più lievi o in via di recupero: dalla Neuroriabilitazione, a cui sono destinati 16 posti letto, alla Lungodegenza, con 8 posti letto, recupero e riabilitazione funzionale con 20 posti letto. Importante, nella proposta avanzata dalla Asl, la richiesta di attivazione di altri posti letto relativi alle discipline di Ematologia, Pneumologia e Geriatria, servizi attualmente esistenti ma non dotati di posti letto specifici, la cui presenza sarebbe invece fondamentale, giustificata nella nostra provincia da un costante aumento del numero di pazienti affetti da malattie ematiche, pneumologiche e, nel caso della Geriatria, dall'età dei pazienti che, nel solo reparto di Medicina oristanese, è costituito per il 74%, da ultrasessantacinquenni.

Il “Mastino” di Bosa, stabilimento di sede disagiata, e il “Delogu” di Ghilarza, stabilimento riabilitativo con attività ospedaliere e territoriali, non solo salvaguarderanno i posti letto di Medicina (20 in ciascuno) e di Chirurgia Generale (4 a Bosa e 2 a Ghilarza), ma acquisteranno nuovi posti letto di Ortopedia e Traumatologia, Oculistica, Urologia, Ostetricia e Ginecologia, Lungodegenza: si effettuerà cioè una chirurgia elettiva con interventi in day surgery e in week surgery. Inoltre si punterà a realizzare un'integrazione fra ospedale e territorio mirata a riempire gli ospedali di tante specialità, dove i cittadini possano trovare risposte alle più diverse esigenze di salute. I due ospedali di Ghilarza e Bosa integreranno le loro attività con quello di Oristano, andando a costituire un presidio ospedaliero unico organizzato secondo livelli di complessità crescente. In questo modo non ci saranno duplicazioni di strutture e si costituiranno team di operatori che lavoreranno insieme, garantendo qualità e cura nell'assistenza.

«Siamo soddisfatti del risultato raggiunto in accordo con il territorio e la Casa di Cura – conclude il Commissario Straordinario – e ci auguriamo che la nostra proposta venga ora accolta dall'Assessorato regionale della Sanità».
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