Piano S.Pre.S.A.L. sulla sicurezza nelle falegnamerie

All'ospedale “San Martino” di Oristano un incontro con i lavoratori del comparto legno organizzato dal Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro.

ORISTANO, 5 NOVEMBRE 2014 – Si chiama adenocarcinoma, un tumore che colpisce i seni nasali, paranasali e la rinofaringe, ed è una delle patologie oncologiche più insidiose e subdole, per quanto estremamente rare. Ad esserne colpiti sono soprattutto gli addetti alla lavorazione del legno, mobilieri e falegnami, che hanno un maggiore rischio di sviluppare questa forma tumorale rispetto alla popolazione generale: recenti stime indicano che il 46% dei maschi che sviluppa tale tumore è esposto professionalmente. Sono 422 i casi registrati in Italia nel periodo 2008-2012, cinque sono quelli denunciati all’INAIL in Sardegna dal 2011 al 2013. Sotto accusa sono soprattutto le polveri del legno duro, già dal 1995 riconosciute dallo IARC (International Agency for Research on Cancer) come agenti cancerogeni certi per l’uomo, insieme ad altri fattori di rischio. E se il tumore nasale è la conseguenza più grave dell'esposizione a queste polveri, lavorare a contatto con legno e trucioli senza le giuste protezioni può causare molti altri disturbi, dalle irritazioni ad allergie cutanee, presenti in una percentuale che va dal 4 al 16% della popolazione lavorativa, ai disturbi alle vie respiratorie: sinusite, raffreddori, tosse, bronchiti, asma, con sintomi che tendono a cronicizzare.

È per questo che il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (S.Pre.S.A.L.) della Asl 5 di Oristano, guidato dalla dottoressa Bruna Piras, ha promosso nel biennio 2013-2014 un piano di prevenzione, sicurezza e salute nelle falegnamerie della provincia, che ha previsto il censimento delle unità produttive attive sul territorio, due incontri informativi e formativi con gli operatori del comparto sui rischi specifici connessi alla lavorazione del legno e le attività di vigilanza e controllo sul campo, i cui risultati parziali sono stati esposti nei giorni scorsi nella sala conferenze dell'ospedale “San Martino” di Oristano ai lavoratori del comparto. «L'evento era mirato a sensibilizzare e invitare i titolari e i dipendenti delle falegnamerie a tutelare la propria salute attraverso il costante utilizzo dei dispositivi di protezione personale e ambientale: dai sopralluoghi effettuati è stato rilevato che ancora troppi lavoratori sottovalutano i rischi per la propria salute e non osservano adeguatamente tutte le misure di sicurezza».

«Eppure – hanno spiegato i medici dello S.Pre.S.A.L. Massimo Melis e Teresa Chessa – per proteggere dal rischio polveri la salute dei lavoratori del comparto basterebbe rispettare alcune semplici regole di prevenzione e sicurezza: utilizzare correttamente le macchine e le attrezzature, effettuando la manutenzione periodica; azionare sempre gli impianti di aspirazione, anche localizzati; indossare le mascherine, i guanti e le tute; pulire quotidianamente gli ambienti di lavoro ed i propri abiti con l'ausilio di aspirapolveri, seguire uno stile di vita sano, eliminando fattori che contribuiscono a creare dei danni alla salute, come il fumo di sigaretta. Non osservare queste semplici regole di prevenzione significa esporsi al rischio di sviluppare gravi patologie, con enormi costi sanitari, personali e familiari.
L’incontro che ha visto la partecipazione di numerosi operatori del comparto, dimostra la costante attenzione del mondo del lavoro nei confronti della salute e della sicurezza e anche l’impegno della Asl, e del Servizio S.Pre.S.A.L. In particolare, nel favorire la cultura della sicurezza tra i lavoratori garantendo il ruolo di prevenzione del servizio pubblico.


Documenti correlati:
Opuscolo sulla sicurezza nelle falegnamerie [file.pdf]
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