West Nile, importante proteggersi da zanzare e segnalare volatili morti

zanzara
Situazione sotto controllo, ma a scopo precauzionale occorre prevenire le punture dell'insetto e contattare la Asl se si trovano carcasse di uccelli.

ORISTANO, 9 OTTOBRE 2014 – Con l'arrivo della stagione autunnale, periodo a maggiore rischio per il contagio del virus della Febbre del Nilo, il Dipartimento di Prevenzione della Asl 5 di Oristano ricorda ai cittadini le principali misure di prevenzione e protezione dal virus e li invita a contribuire attivamente nella sorveglianza e nel monitoraggio della malattia.

«E' bene precisare – anticipa il dottor Giuseppe Fadda, direttore del Dipartimento di Prevenzione – che la situazione è assolutamente sotto controllo. I nostri veterinari monitorano periodicamente sia i cavalli sentinella, posti nelle zone del Ghilarzese e di Laconi, sia gli insetti, sia i volatili. Da tutte le analisi, compiute a cadenze regolare dal mese di aprile ad oggi, non è emerso nessun caso di positività alla Febbre del Nilo, il che ci lascia presupporre che il virus non sia presente nel nostro territorio».

«Tuttavia – prosegue il responsabile del Dipartimento di Prevenzione – è opportuno non abbassare la guardia e continuare ad adottare tutte le misure di sicurezza per prevenire l'eventuale propagazione del virus, anche perchè è bene ricordare che non esiste né un vaccino né una terapia specifica per l'uomo, e la prevenzione resta l'unica arma efficace per tutelare la nostra salute».

La parola d'ordine è dunque evitare le punture di zanzara che, dopo aver succhiato il sangue di volatili infetti, possono ritrasmettere il virus all'uomo o ad altri animali. E' necessario perciò adottare tutte le precauzioni, sia personali che ambientali, per proteggersi dall'insetto: utilizzare repellenti cutanei ed indossare indumenti a maniche lunghe e pantaloni all'alba e al tramonto, ore in cui le zanzare sono più attive; installare le zanzariere alle finestre e alle porte; svuotare l'acqua stagnante da sottovasi, secchi, copertoni e barili; cambiare spesso l'acqua delle ciotole per animali in modo che non ristagni; mantenere le piscine per bambini vuote, coprendole quando non vengono usate; trattare regolarmente i tombini e i pozzetti di sgrondo delle acque piovane con prodotti larvicidi; coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese; eliminare da stabili e abitazioni eventuali covatoi dove possono annidarsi volatili.

Oltre alla protezione personale, è anche importante che i cittadini collaborino attivamente nella sorveglianza della malattia: «Se si trova per strada, in campagna o in qualsiasi altro luogo un volatile morto, di qualunque tipo (colombi, piccioni, corvi, storni, gufi, civette e quantaltro), è necessario segnalarlo tempestivamente ai servizi veterinari Asl, chiamando il numero 0783.317767 o rivolgendosi personalmente al servizio veterinario Asl più vicino. L'animale sarà prelevato dai nostri operatori e fatto analizzare dall'Istituto zooprofilattico – spiega il responsabile del Servizio di Sanità Animale della Asl 5 Antonio Montisci – Un volatile morto potrebbe essere la spia di un ritorno della Febbre del Nilo: per questo il contributo di tutti è prezioso per poter monitorare l'andamento della malattia e adottare tutte le misure adeguate per prevenirla».
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