Ghilarza e Bosa, aperti gli ambulatori di alcologia

Il servizio gratuito, nato dalla collaborazione fra Asl e Acat, è a disposizione delle famiglie con problemi correlati all'alcol

Secondo i dati forniti dall'Istituto Superiore di Sanità, ogni anno in Italia muoiono circa 40.000 persone per motivi correlati all'alcol (incidenti stradali, lavorativi e domestici, cirrosi, tumori, infarti, suicidi). Si tratta di una silenziosa guerra civile che, nonostante costi sociali e sanitari elevatissimi (pari al 5% del Prodotto Interno Lordo) viene per lo più sottostimata, per via dell'ampia accettazione sociale di cui godono le bevande alcoliche.

La Sardegna e l'oristanese, in linea con il trend nazionale, vivono oggi una vera e propria emergenza sociale, per lo più sommersa, che riguarda non tanto l'alcolismo (l’abuso e la dipendenza da alcol), quanto i problemi “alcol-correlati”, ovvero il consumo occasionale, cosiddetto “sociale”, di vino, birra o superalcolici, in particolare fra i giovani e giovanissimi, che oggi è la prima causa di decesso per i giovani al di sotto dei 30 anni. L'età del primo bicchiere è scesa drasticamente, fino ad attestarsi sui 12 anni, mentre il fenomeno degli eccessi del fine settimana si è strutturato nel binge drinking, una sorta di “abbuffata alcolica” in un arco di tempo limitato.

E se il consumo di bevande alcoliche viene spesso associato agli incidenti stradali (il 30-50% dei morti e dei feriti per incidente stradale in Italia sono alcol-correlati), poco si conosce delle malattie originate dall'alcol. In realtà, sempre secondo l'Istituto Superiore di Sanità, il 10% dei tumori ed il 63% delle cirrosi epatiche sono attribuibili al consumo di alcolici. Altre conseguenze dannose possono essere cardiopatie, ipertensione, pancreatite, alcune malattie della pelle, una maggiore suscettibilità alle infezioni, anemia, deficit immunologico, disturbi del sistema nervoso e della psiche, danni fetali in gravidanza.

Per questo, la Asl di Oristano in collaborazione con l'Associazione dei Club degli Alcolisti in Trattamento dell'Alto Oristanese (ACAT), ha scelto di aprire a Ghilarza e Bosa gli ambulatori di alcologia, servizi gratuiti destinati alla prevenzione ed al trattamento dei problemi correlati all'alcol.

A Ghilarza il servizio è attivo il lunedì dalle ore 16 alle 18 presso il poliambulatorio (via Santa Lucia, 54) e su appuntamento (chiamando il numero 340.3708379) presso l'ospedale “Delogu” .

A Bosa l'ambulatorio di alcologia è aperto il lunedì dalle ore 10 alle 12 al poliambulatorio (via Pischedda).

Il servizio è totalmente gratuito: per prenotare un colloquio con il medico non è necessaria nessuna impegnativa, ma è sufficiente telefonare al numero 340.3708379.

Possono rivolgersi all'ambulatorio sia le persone che vivono direttamente o in famiglia i problemi correlati all'alcol, sia gli operatori socio-sanitari, gli educatori, gli insegnanti, i datori di lavoro e tutti coloro che sono interessati a diverso titolo ad affrontare i diversi aspetti legati alla prevenzione ed al trattamento del fenomeno.

Responsabile dell’ambulatorio è il dottor Sandro Congia, medico psicoterapeuta e servitore-insegnante di club degli alcolisti in trattamento (CAT), che ha dedicato un'ampia parte della sua esperienza professionale al sostegno ed al trattamento dei problemi correlati al consumo di alcol, fondando ad Abbasanta nel 1988 il primo CAT della Sardegna. Il dottor Congia è coadiuvato dall'infermiera professionale della Asl 5 Titi Balestrino.

I CAT, seguendo la teoria dello psichiatra croato Vladimir Hudolin che affronta i problemi alcolcorrelati non con un approccio medico, ma “ecologico-sociale”, cercano la via d'uscita al problema nelle stesse comunità, a partire da quelle familiari, che vivono i disagi legati al consumo di sostanze alcoliche. Sostanzialmente sono le famiglie in difficoltà che, rivolgendosi volontariamente al Club, seguono un percorso di cambiamento del proprio stile di vita aiutati non da medici o specialisti, ma da altre famiglie che a loro volta hanno vissuto e superato lo stesso problema, con il semplice coordinamento di una figura di raccordo, il “servitore-insegnate”.

Come spiega infatti il dottor Congia, pioniere dell'approccio di Hudolin in Sardegna ed anima dei CAT, «avendo il consumo di alcol una radice sociale e culturale, è la stessa comunità, a partire da quella familiare, la risorsa principale per superare il problema. Un approccio medico può servire a curare gli effetti, i danni fisici e psichici, quando ciò sia possibile, ma non cura lo stile di vita caratteristico di chi beve, per cui è facile che l'alcolista ricada nel problema non appena risolta la complicanza medica. L'approccio ecologico-sociale invece passa per la consapevolezza delle famiglie e dell'individuo, coinvolge la sfera emotiva ed affettiva e permette di superare le abitudini, gli atteggiamenti, quel particolare stile di vita che spinge verso il bicchiere ».

Per questo i neonati ambulatori di alcologia di Ghilarza e Bosa, mirati per lo più a prevenire e trattare gli aspetti medici legati all'alcol, nascono con l'intento di integrarsi con la pluridecennale esperienza dei CAT, che oggi in provincia di Oristano sono diversi (ad Abbasanta, Ghilarza, Donigala, Terralba, San Nicolò D'Arcidano) ed 80 nell'intera Isola.

Un tandem, quello fra l'ambulatorio di alcologia e i Club di Alcolisti in Trattamento, che all'approccio sociale e comunitario affianca il sostegno medico, così da coprire tutti i bisogni, da quelli psichici a quelli sanitari, di chi decide di avviare un percorso di recupero.


Ambulatori alcologia
Ghilarza: Poliambulatorio (Via S.Lucia, 54): lunedì, ore 16-18, tel. 340.3708379
Ospedale “Delogu” colloquio su appuntamento, tel. 340.3708379
Bosa: Poliambulatorio (Via Pischedda), lunedì, ore 10-12, tel. 340.3708379


Club Alcolisti in Trattamento Alto Oristanese:
Abbasanta: presso ambulatorio comunale - riunioni il lunedì, ore 18.30
Abbasanta: presso ambulatorio comunale - riunioni il mercoledì, ore 18.30
Ghilarza: presso Attico Fac. Giurisprudenza, (via Volta), riunioni il lunedì, ore 19.00
Borore: salone parrocchiale, riunioni il lunedì, ore 17.30


Per ulteriori informazioni sui servizi esistenti, è possibile collegarsi al sito www.hudolin.it
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